Quante volte l’avrete visto viaggiando con Blue Panorama. Graficamente molto carino e rispetta bene il Brand, ma il copy, cioè il testo, vi sembra davvero efficace?

Vediamolo un attimo.

“Pensate low cost in italiano”. Va riletta più volte per carpirne il senso. Un testo non immediato non è indicato per ovvi motivi: la velocità di fruizione è tutto.

Il concetto poteva per esempio essere declinato con la seconda persona “Pensa”, probabilmente più coinvolgente, anziché un generico “Pensate” orientato verso una platea indifferenziata. Perché inoltre si sottolinea “in italiano”? Forse per proporsi come alternativa nostrana a Ryanair ecc. . In ogni caso la “call to action” (la chiamata in azione) orientata sul pensiero non è di per sé un’azione. Ti porta al contrario ad arrovellarti, cosa che proprio per il principio della velocità di fruizione di cui sopra non si farà mai. Ergo detto slogan funziona poco.

L’esortazione un pelo più efficace però la ritroviamo nel payoff del Brand: “Pay less. Fly blu”. Ha comunque due aspetti migliorabili:

  1. Paga meno, vola blu. Ok non è male, ma la percezione cognitiva del risparmio funziona meglio con numeri alla mano, altrimenti è solo promozione generica. “Fly blu” invece serve affinché resti in memoria il Brand Blu. Forse sarebbe meglio aver scritto “Fly better. Fly blu.”. Soprattutto per abbattere lo stereotipo della bassa qualità delle low cost e perché il “pagare meno” è oggi una dimensione ormai già assodata: le persone cercano anche e soprattutto una esperienza positiva oltre al basso prezzo. In secondo luogo concetti diversi iniziano con la stessa lettera (b) che inconsciamente suggerisce coerenza e continuità.
  2. Cos’altro ha di diverso il nuovo possibile payoff (“Fly better. Fly blu.”)? Notato? È una cosa semplicissima che stranamente (e davvero non si riesce a capire il perché) non è stato inserito. Ossia il punto finale (Pay less. Fly blu). Per quale motivo si sono presi la briga di metterlo prima e dopo no, nonostante lo schema semantico sia identico? Perché non inserire una “chiusura”? Non era meglio allora utilizzare una virgola prima? Allora sarebbe stato più sensato ed arguto: “pay less, fly blu” (“pay” preferibilmente in minuscolo per motivi gestaltici). Lasciare invece la frase apparentemente insoluta crea dispersione e inutile suspence per quanto a livello subcosciente.

Occhio alla Comunicazione!

Non è dato sapere quanto studio o ricerca ci sia dietro a questo lavoro, un focus group o un’analisi percettiva neuroscientifica penso sarebbe stata di grande aiuto.

Spesso si assiste infatti a campagne fatte con tutta probabilità non con l’ausilio di tutti gli esperti necessari, ma con un Grafico che improvvisa il testo, un Copywriter che decide il visual, un Manager che segue il suo gusto e via dicendo.

Chi coordina dovrebbe avere competenze trasversali o avvalersi di tecnici ad hoc, altrimenti si rischia di fare grossi errori o quantomeno di essere poco incisivi.