Questo è un “billboard”, un manifesto gigante, come si trovano anche da noi. Il colore è il rosso repubblicano ed il nome in bella vista è quello del relativo candidato Donald Trump, un nome che di per sè costituisce un Brand piuttosto consolidato negli USA.

Questo tipo di pubblicità è detta “ghost”: ossia quando si nasconde un messaggio dentro un altro.

È chiaro che il messaggio principale pare sia un invito al voto in favore di Trump ma guardando con attenzione sono state evidenziate quelle lettere che invitano l’esatto opposto (Don’t, non farlo).

Secondo voi è efficace? Raggiunge il target?

La campagna è stata ideata da un’agenzia londinese e probabilmente qui esiste un gap. In pubblicità in generale ma soprattutto nel campo politico occorre avere una grande conoscenza del contesto sociale e territoriale.

Nella trafficata e veloce New York quanto può funzionare questo messaggio? Quanto tempo occorre ad una persona per distinguere le lettere in grassetto e capire il messaggio inverso?

Tra l’altro se si punta agli indecisi non sarà di certo una campagna “contro qualcuno” a mobilitarli, ma anzi servirebbe un messaggio ragionevole in favore di altri.

Il risultato

Un billboard di questo tipo, per quanto bello e arguto, funziona molto poco. Giusto per quelle persone che alzano la testa più di 10 secondi per scrutare ogni altra pubblicità sparsa.

L’uomo comune vedrà solo di sfuggita il nome di Trump su fondo rosso, ossia un suo messaggio pubblicitario a favore.